Biopsia cutanea
La biopsia della cute, finalizzata ad ottenere un esame istologico da parte del collega istopatologo, è una procedura abbastanza comune in Dermatologia; può essere di tipo escissionale (di fatto non si differenzia da un'asportazione chirurgica in toto di una lesione) o incisionale, durante la quale si asporta una piccola parte di un elemento sospetto.
Si può eseguire con la tecnica classica del taglio e sutura oppure, al giorno d'oggi nella maggior parte dei casi, mediante uno strumento chiamato "punch", una sorta di bisturi tagliente circolare che asporta un piccolo clindro di cute che viene poi avviato all'esame istologico.
La ferita così prodotta può essere chiusa con uno o due punti di sutura, per punch superiori ai 4-5 mm., oppure con semplice coagulazione mediante elettrobisturi, per diametri inferiori.
Normalmente la procedura si esegue in anestesia locale, ed in molti casi si può procedere anche con la "no needle anesthesy", ovverosia l'anestesia indolore senza ago (link).
Può essere utile o indispensabile, sia per patologie tumorali, per esempio per lesioni di grandi dimensioni come conferma diagnostica prima di procedere a tecniche demolitive come il laser o la crioterapia, sia per arrivare a una diagnosi di certezza nei casi dubbi, in qualsiasi malattia cutanea.