Pitiriasi versicolor
Classificata tra le micosi superficiali della pelle (i funghi), è una malattia molto comune sia in Italia che, maggiormente, nei climi più caldi e umidi.
Si tratta di quelle chiazze, più o meno estese, solitamente più chiare della pelle non colpita, che si evidenziano soprattutto all'inizio e alla fine dell'estate, prevalentemente alla parte alta del busto e sulle spalle.
La malattia è legata alla presenza di un fungo, per la precisione si tratta di un lievito, la Malassezia furfur, che fa parte integrante della flora normale della pelle; tutti noi quindi abbiamo questo fungo sulla pelle, ma solo poche persone, fortunatamente, sono afflitte dalla malattia. Questo perchè la diffusione e la trasformazione del fungo nella forma "cattiva", che mangia il pigmento della pelle dando adito alle caratteristiche chiazze bianche, è possibile solo quando il pH della pelle, in funzione della sudorazione, ha caratteristiche particolari.
L'aspetto delle chiazze può essere anche diverso, presentandosi, a volte, nella forma attiva del fungo, che ha colore bruno chiaro e fine desquamazione in superficie. Da qui il nome versicolor, che significa "cangiante", che muta colore. Questo aspetto però, pur essendo la vera forma di malattia, si vede molto raramente,presentandosi molto più spesso la forma bianca (ipocromica) che in realtà è spesso soltanto l'esito del danno ormai causato dal fungo sulla pelle.
La malattia per lo più non causa prurito, se non in maniera lieve e sporadica e solo nelle forme più gravi ed estese. I problemi maggiori per i pazienti affetti da questa micosi derivano dalla presenza di queste chiazze, che a volte possono anche essere molto estese e confluenti fino a determinare ampie zone depigmentate che a volte ricoprono tutto il tronco.
La terapia dovrebbe essere instaurata prima della comparsa elle chiazze chiare, cioè al momento della forma attiva della malattia (chiazze brune), che però spesso decorre senza che il paziente se ne renda conto anche perchè ha durata molto breve. Per questo motivo la terapia delle chiazze chiare è spesso apparentemente frustrante, e in realtà serve solo a bloccare l'ulteriore espansione della micosi; la vera terapia preventiva si fa dopo aver rivelato, attraverso l'esposizione della pelle alla Luce di Wood, le colonie di funghi in fase attiva.
Al giorno d'oggi gli antimicotici orali, farmaci da assumere quindi in capsule, vengono quasi sempre scelti come terapia elettiva della Pitiriasi Versicolor, evitando o limitando così il ricorso ai vecchi preparati a base di creme, lozioni o schiume appiccicose; il ricorso ai prodotti topici è però tuttora valido per le forme limitate a piccole zone corporee.
Particolare importanza rivestono alcuni tipi di shampoo che sono in grado di rendere difficile la vita ai funghi, il cui
serbatoio naturale risiede spesso nei capelli dei soggetti con lunga capigliatura.
D. Si può trasmettere ?
R. La malattia richiede una predisposizione da parte dell'ospite; questo significa che chi è predisposto, essendo comunque il fungo presente sulla pelle, sarà già affetto dalla micosi. Chi non è predisposto invece non dovrà temere la trasmissione della micosi, perchè il fungo comunque non attecchirebbe. In realtà una forma abortiva delle micosi può essere trasmessa, ma si tratta sempre di forme molto ridotte e localizzate, e che facilmente guariscono da sole.
D. Ci si può esporre al sole quando si è malati ?
R.: Dipende dal tipo di pelle e dall'intensità dell'esposizione. E' vero che il pigmento mangiato dal fungo può ricostituirsi più velocemente esponendosi ai raggi UVA solari, e quindi in questo senso il sole farebbe bene, ma è anche vero che una pelle che si abbronza facilmente, come il fototipo mediterraneo, diventerebbe scura più velocemente nelle zone non affette aumentando, di fatto, il contrasto. E' quindi necessaria molta attenzione e una attenta valutazione clinica.
D. Si può guarire ?
R.: La presenza costante del fungo sulla pelle, unito alla predisposizione dell'individuo, farebbe pensare all'impossibilità di una guarigione definitiva. Tuttavia il ricorso a quei mezzi, a volte anche solo complementi di igiene, che rendono la vita difficile al fungo, possono garantire lunghi periodi di remissione